Di ritorno da qualche giorno nella Svizzera italiana, prelevo alla stazione dei treni di Bellinzona un quotidiano gratuito, Il Caffé. Finisce però che non ne leggo una riga, perché l'attenzione è catturata tutta dall'impostazione grafica del giornale che, come si può sommariamente vedere dalle foto qui, è uguale a quella di Repubblica. Sono uguali le font dei titoli e dei testi, l'impostazione delle rubriche, c'è perfino la divisione in sezioni con C2 al posto del nostrano R2 (e loro hanno anche C3, C4 ecc.). La cosa interessante è che molte firme del giornale sono importanti personalità italiane come Loretta Napoleoni, Willy Pasini (vabbè...) e Ritanna Armeni. Ancora più interessante è che, ad aprire la terza sezione dedicata ai "Pensieri", sia un lungo articolo di Filippo Facci sul declino del senatur Bossi e della Lega ("un movimento che non ha ottenuto niente"). Uno che difficilmente scriverebbe su Repubblica o su una testata del gruppo. E in effetti una rapida ricerca rivela che l'editore de Il Caffé, un certo R2 Media di Locarno, non ha nulla a che fare col Gruppo L'Espresso.
Quindi due giornali piuttosto vicini geograficamente (non è raro vedere ticinesi andare in giro con Repubblica) e che non hanno nulla a che fare fra loro, hanno la stessa grafica e la stessa impostazione del giornale. Il mondo editoriale affoga, e l'originalità con essa.
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